OGNINA

Ognina è la suggestiva borgata marinara di Catania che si affaccia sull'azzurro dello Jonio, nell'incantevole Porto Ulisse, così denominato per via del presunto sbarco di Ulisse proprio in quel seno di mare.

La zona di Ognina era un immenso letto di lava risalente alla colata del 1381. Esso presentava una superficie nera, composta da piccoli frammenti porosi ammucchiati irregolarmente gli uni sugl'altri, privi di ogni sorta di vegetazione.

Poco più in là sorgeva il piccolo villaggio di Ognina, (la foto di Agatino Malerba Ardizzone ripropone Ognina del 1908) composto da circa 400 abitanti, dove i catanesi si recavano per diporto.

Già Diodoro Siculo nel 50 a.C. cita "Lòngona" ossia "Lognina", nel sesto frammento del 24° libro della sua celebre "Biblioteca Storica" in 40 volumi.

Ma da dove viene il nome "Lògnina"?

Gli scoliasti, ossia coloro che scrivevano il commento filologico o "Scolion", spiegano che con il termine "lòngon" veniva designato il masso forato per l'ormeggio delle navi. Sicché il "Lòngone" di Catania, descritto da Diodoro, era sicuramente l'allora porto di Catania, cioè l'attuale porto di Ognina, o Porto di Ulisse.

La foto di Giuseppe Consoli ripropone l'immagine in controluce di alcuni ragazzini sugli scogli del porto di Ognina (anche se nella parlata popolare continua ad essere denominato come Lognina).

Utilizzato fin nell'antichità, era un importante punto di riferimento per la città fino a quando non venne colmato dalla lava del 1381.

Nella stessa zona, l'attuale campanile della chiesa di S.Maria di Lognina è in realtà una torre merlata risalente al XV secolo. Rovinata insieme alla chiesa dal terremoto del 1542, fu restaurata per far parte del sistema difensivo dei tempi di Carlo V; nella muratura si trovano incorporati blocchi decorati di marmo e di lava provenienti dalla antica chiesa.

Proprio ad Ognina nel 1800 furono scoperte alcune varietà di Licheni, ad opera del botanico, Ferdinando Cosentino.