Giuseppe Pecora

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TRINACRIA POETICA
POETI SICILIANI
ALLA RIBALTA
GIUSEPPE PECORA

"Habent sua fata libelli"
Terenziano Mauro

Rondinella in Paradiso

Il poeta Giuseppe Pecora, autore del libretto "Rondinella in Paradiso" dal quale è tratta la poesia "A Maria", proviene dal mondo della scuola. Egli infatti è stato, per quasi un quarantennio, prima docente e poi preside nelle scuole medie superiori. Provvisto di laurea tecnica ma appassionato studioso di classici greci e latini, è stato un verseggiatore fedelmente legato alle regole della metrica e ai modelli lirici dei più grandi poeti italiani. Attento e partecipe ai problemi educativi, ha composto, nell'arco di un trentennio, poesie ambientate nella scuola. Le sue strofe, inoltre, sono permeate di fresco amore per la famiglia, di solida coscienza morale, di simpatia umana verso il mondo degli umili, e di empatia verso coloro che soffrono. Nella sua produzione poetica trovano pure spazio alcune meditazioni di carattere religioso dirette a far conoscere il vero scopo della vita, e a dirigere e aiutare l'uomo in modo da conseguire il proprio fine personale, che è il possesso di Dio.
Il prof. Giuseppe Pecora è deceduto anni orsono e la moglie ci ha lasciati nel 2019.

A Maria

O diletta e dolce sposa,
ti rivedo con la mente
elegante e sorridente,
bella e fresca come rosa.

    Mi sovvengo lentamente
    dei begli occhi e di quel viso;
    e la luce di un sorriso
    ora brilla nella mente.

Sorridevi facilmente,
suscitando dentro il cuore
dolci palpiti d'amore
non di rado, certamente.

    Io ricordo con diletto;
    la dolcezza di quel viso
    lo splendore del sorriso;
    la gran fiamma di quel petto.

E ripenso con dolore
alla vita di studente:
triste e amara; solamente
consolata dall'amore.

    Or che sono vecchierello,
    mi rimane nella mente
    e mi culla dolcemente,
    quell'amore grande e bello;

che molceva l'amarezza
che provavo, giovinetto,
senza madre, senz'affetto
né sorriso né carezza.

    E conservo dentro il cuore
    un tesoro: quei tre figli
    - belli e puri come gigli -
    che mi desti per amore!

Poesia scritta per la sua cara e fedele moglie Maria

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