La Sicilia e il mondo
TUTTI MAFIOSI?
Ma chi sono veramente questi siciliani? A leggere l'opera storica dell'inglese Denis Mack Smith, parrebbe che
siano stati antropofagi sino al secolo scorso; a prestar fede a quello che ha scritto un siciliano, scrittore d'ingegno, Leonardo Sciascia, sembrerebbe che la loro
classe dirigente borghese non sia altro che "un' accozzaglia di sciacalli". A credere poi al mafiologo Michele Pantaleone, i siciliani, tutti compresi e nessuno
escluso, sarebbero mafiosi dal primo all'ultimo; e in un celebre brano - celebre soprattutto per le speculazioni che vi si sono imbastite sopra - del suo
Gattopardo, un grandissimo scrittore, quale indubbiamente è Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ha scritto che i siciliani amano solamente il sonno.
Ma sono davvero così i siciliani? Sono quindi da considerare tutti mafiosi, tutti sciacalli e tutti infingardi e sonnacchiosi? Non hanno per nulla contribuito
alla civiltà? Ci sia permesso di rispondere serenamente e obiettivamente, senza esaltazioni campanilistiche ma anche senza ostilità preconcette, al quesito: "Quale
contributo hanno dato i siciliani all'avanzamento della civiltà?".
Si potrebbe incominciare dalle età antiche ricordando l'archeologo Amedeo Maiuri. Dalle
età classiche, ricordando Empedocle di Agrigento le cui precorritrici teorie sulle basi immateriali ed energetiche della materia hanno ancor oggi validità. Un giurista come il catanese Caronda, le cui leggi furono lodate da Aristotele e adottate perfino a Mazaka in Cappadocia; oltre a Stesicoro (che per la sua
grandezza fu definito "l'Omero della lirica"). Teocrito di Siracusa (fondatore della poesia bucolica), che fu maestro riconosciuto di Virgilio, il quale nelle sue
Egloche invocava le siciliaes Musae di Teocrito. Nel campo delle scienze basterà un solo nome, quello di Archimede di Siracusa,
le cui scoperte fisico-matematiche sono ancor oggi valide. Insomma, sin dalla fondazione del mondo, nel campo della gastronomia, della cultura letteraria, della storia
civile, delle scienze naturali e sociali, della storia ecclesiastica, del campo della politica, la Sicilia non è soltanto la terra della mafia, della superstizione e dell'ignoranza. Certo
non tutto è oro in Sicilia, e ci sono pregi e difetti, indubbiamente; ma non conosciamo terre perfette. Solo vorremmo che la Sicilia fosse meglio conosciuta, questo sì,
perché solo chi conosce può parlare con cognizione di causa dei pregi e dei difetti di questa Terra.
E a questo proposito, vi consigliamo la lettura di una storia
dei nostri giorni, di un siciliano considerato il "mago della new economy", di ENZO TORRESI.
ENZO TORRESI
...Io ebbi 23 offerte di lavoro
appena laureato. Il Politecnico forniva i nostri nomi a tutte le aziende: Olivetti, Siemens, Telettra e Fiat, quelli che avevano una componente elettrotecnica…
Andai subito a lavorare a Ivrea.
Enzo Nunzio Torresi,
nato a Pedara (CT) nel 1945, laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino. 1969-1970 Carriera iniziata alla Olivetti di Ivrea, ricercatore nei
laboratori di Ricerca Tecnologica. "Il mio capo a Ivrea era un americano della Xerox, che Olivetti aveva assunto come capo della ricerca. A Ivrea aveva 400 persone,
altre 40 nel New Jersey, a Tenafly. Questo americano Phd era un radioamatore. Io ero cinque livelli sotto di lui e un giorno per caso ci incontrammo in un corridoio e
gli dissi che ero radioamatore come lui, guardando nei nostri registri trovammo le rispettive sigle: ci eravamo già parlati senza sapere chi fossimo. Questo piccolo
evento risultò molto importante per la mia carriera, perché lui mi favorì molto. “Dottor Torresi, io la porterò nel mio laboratorio nel New Jersey che è molto
importante perché penso che qui sarebbe sprecato…“, mi diceva.
A quei tempi a Ivrea in mille facevano progettazione, in 400 facevamo ricerca. Resistetti lì dieci mesi, dopo di che lui mi mise su un aereo mandandomi, con una scusa,
all’Università del Rhode Island, dove feci un corso di due mesi post graduate sulla fisica dei dispaly a cristalli liquidi. In due mesi di Kingston mi resi conto che
quel che volevo fare io era negli Stati Uniti d'America. Lui alla fine di questa permanenza mi mandò nel laboratorio del New Jersey, dove avvenne un altro caso
fortuito. Il capo dei capi della ricerca e sviluppo, ingegner Pier Giorgio Perotto (già alla guida del gruppo che realizzò la P 101 "Perottina”, considerata il primo
personal computer) venne negli USA per approvare il budget 1971. E io mi trovavo lì in queste due settimane di permanenza… Io avevo lavorato per un po’ con i
colleghi americani per fare una dimostrazione di questo display, uno schermo sul quale dovevamo far apparire i numeri di una calcolatrice elettronica. In questa
riunione in cui presentavamo il nuovo prodotto del gruppo di ricerca mi disse: “Per sbrigarci, perché non me lo racconta lei cosa state facendo, invece di questi
americani, che ho difficoltà a capire cosa dicono“? Io feci tutta la presentazione e poi la dimostrazione; L’indomani lui prima mi partire mi disse: “Sa, tutti stanno
pensando di farla venire in questo laboratorio ad aiutarli in questo progetto dei cristalli liquidi perché ha fatto buona impressione“.
Tornai a Ivrea e raccattai tutto… avevo un figlio di un mese, Marco, ero appena sposato. E nel dicembre 1970 mi trasferii permanentemente in America. Non so se sia
stata una fuga dei cervelli ma di fatto io mi dissi e dissi a mia moglie che sarei stato infelice a Ivrea e volevo cogliere questa opportunità che mi si presentava".
1970-1972 Olivetti in Englewwod Cliffs, NJ ricerca su display e stampa "non impact" ottiene due brevetti US Patent office 1971, su display a cristalli
liquidi. Dal 1973 al 1976 gli viene affidata la fondazione dell'Advanced Technology Center (ATC) a Cupertino, all'interno del quale sono nate alcune delle tecnologie
più importanti per Olivetti Cupertino in California, azienda nella quale opererà come dirigente. A Cupertino si sviluppano chips LSI, macchine per scrivere, elettronica ET,
e il primo Personal Olivetti M20. L' ATC nel 1982 conta 170 ricercatori e professionisti di informatica.
Fondatore, Vice Chairman della Businessland Inc. la più
grande catena di distribuzione di Personal Computers negli anni 80. La società è interamente finanziata da Venture Capital locale. Nominato Key executive
dell'industria per tre anni consecutivi. Businessland viene quotata in Borsa NYSE nel dicembre 1983. Businessland diventa Entex Systems nel 1992.
1989 -1994 Fondatore, Presidente, Chief Executive Officer della NetFRAME Systems Inc. (quotata in Borsa NASDAQ nel giugno 1992) produttore di Computer
Servers di rete ad alte prestazioni. Questa società è finanziata da Venture Capital Olivetti e viene nominata nella lista delle 30 società di alta tecnologia
a più rapida crescita negli USA da Fortune Magazine nel luglio 1994. Nel 1997 NetFRAME diventa una consociata di Micron Electronics.
1997 Co-fondatore, Chairman della Power Computing, la prima azienda produttrice di Personal Apple compatibili. La società viene finanziata con capitale Olivetti e di Venture Capital californiano. Power Computing viene acquistata dalla Apple Computer nel 1997.
1995-1997 Entrepreneur in Residence e Venture Partner della Accel Partners una società leader nel Venture Capital di Silicon Valley.
1997-1998
Chairman, co-fondatore e CEO della Icast Corporation, società di software che permette video e audio in diretta sull'Internet. La Icast viene interamente finanziata
con capitale Accel Partners. Nell'agosto 1998 la Icast viene acquistata dalla FVC.COM, una società nel settore Video per Internet e il nome passa alla CMGI.
Enzo Torresi è stato anche nei Consigli di Amministrazione delle seguenti società quotate nel NASDAQ americano: PictureTel società leader mondiale nel mercato Video Conference. Optibase Ltd. società israeliana leader nel mercato Video Networking.
Network Associates società leader nel network security e antivirus; Santa Cruz Operation (SCO) società leader nel mercato Unix e Linux.
Enzo Torresi è stato uno dei soci fondatori della "Band of Angels" di Palo Alto, un' associazione di Venture Capital californiana.
Nel 1999 Enzo Torresi ha fondato Eurofund Partners, un fondo di Venture Capital che opera in Silicon Valley ed è stato Chairman di una società start-up di
Internet Radio di nome Kerbango. Eurofund ha investito, oltre che in Kerbango, in Network24 (adesso parte di Akamai), Teknema (adesso Ravisent), Garage.com, ZNYX,
Apptitude e Synaxia Networks, tutte società con sede in California.
Enzo Torresi è stato nel Board of Advisors e Venture Partner di MyQube l'incubatore europeo
di start-up promosso da Pirelli&C e dai gruppi Benetton, Gazzoni, Caltagirone, Camfin, Mediobanca, Intesa e Merrill Lynch.
Nel 2002 la National Italian American Foundation lo ha premiato con lo Special Achievement Award in Technology. Torresi, in poco tempo divenne un punto di
riferimento per tutti quei giovani che da qualsiasi parte del mondo volevano recarsi negli Stati Uniti d'America per innovare.
Nonostante questo, però, il legame di Torresi con la Sicilia è rimasto ancorato anche dopo la sua morte, grazie alla sua famiglia, la quale, dopo il decesso avvenuto il 19 giugno 2016 a San Francisco, decide per la cremazione del suo corpo, facendo arrivare le sue ceneri in Sicilia, nella sua città natale, Pedara, alle pendici dell'Etna, dove sono state custodite. Inoltre, gli eredi hanno annunciato donazioni a tre organizzazioni: il Friends of FAI (Fondo Ambiente Italiano di New York), il Museo ItaloAmericano di San Francisco e il NIAF (National Italian American Foundation di Washington).